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Un nuovo brand Zefiro Jewels si affaccia nel mondo dei gioielli e noi ve lo raccontiamo
Ho avuto il piacere di conoscere l’ideatrice Annette Schreyer e la manager Michela Papalia di Zefiro Jewels, un nuovo brand che si è affacciato nel mondo dei gioielli artigianali.
Molto affascinante la nuova collezione “The Big Picture” presentata il 30 giugno presso il bellissimo Leon’s Place Hotel di Roma. La collezione è caratterizzata da gioielli declinati secondo un”incastro perfetto“. “Nella vita le cose vanno spesso così…sembra che tutto vada storto…poi arriva il momento in cui tutto inizia a funzionare. il Cosi’ con i nostri anelli…tu giri giri finché si incastrano perfettamente” cosi’ ha introdotto la nuova collezione Michela.

Il nome deriva dal dio greco “Zephyr“, il caldo vento dell’ovest che porta la primavera. Simboleggia il rinnovamento e il cambiamento, la progressione ciclica della vita. Con Zefiro Jewels si celebra un nuovo inizio, la gioia di vivere, la “rinascita” dopo una grave malattia.
I gioielli nascono per dar vita a un sogno, per siglare un amore, per affermare uno status. Ma dietro Zefiro Jewels c’è di più: si nasconde una bella storia di rinascita, chiara fin da subito, già dal pay off: “Made to celebrate Life”.

La (ri)nascita
Ad Annette Schreyer, fotografa professionista e fondatrice del brand, nel 2017 viene diagnosticato un tumore al seno. Per più di un anno è costretta a stare lontana dai set per sottoporsi alle cure: chemio, radio e riabilitazione. È proprio durante il soggiorno in una clinica di riabilitazione che scopre la gioia di creare gioielli con le proprie mani e di lì a poco inizia a seguire dei corsi di oreficeria con la tecnica della cera persa.
La sua esperienza professionale come fotografa ha plasmato il suo sguardo verso la bellezza: il visibile e il meno visibile, l’armonia delle linee e la magia dell’imperfetto. «La creazione dei gioielli per me non è altro che un nuovo modo di raccontare la bellezza del mondo che ci circonda. Dovunque nella natura trovo degli elementi che mi affascinano. Il calice di un fiore, la cui forma invita a inserire una perla. Foglie cadute, le cui venature più fini vorrei tradurre in argento. La vibrazione di una libellula, il disegno delicato di una conchiglia, le gocce di pioggia scintillanti e perfettamente modellate che si raccolgono su una foglia», racconta Annette.
Il primo gioiello Zefiro Jewels
Il primo pezzo è l’anello di Ginkgo, ancor oggi presente nelle collezioni nella variante in argento e bronzo. «Ho scoperto il significato del Ginkgo mentre lavoravo al mio libro fotografico sui gemelli (“Same but Not”, ed. Postcart). È stato in quel momento che ho ri-scoperto la poesia di Goethe, “Ginkgo Biloba”, che ho poi inserito all’interno del libro. Il Ginkgo di Goethe è il simbolo di un’unica entità che allo stesso tempo però è divisa in due, in modo simmetrico. Ho una gemella identica, che vive lontana da me.
Ma anche il significato più noto del Ginkgo, la resilienza, la speranza, la vita, il suo essere considerato un fossile vivente (l’unica pianta che è sopravvissuta alla bomba nucleare di Hiroshima), mi sembrava in sintonia con l’idea della mia creazione di gioielli. Perciò, quando ho cercato la prima forma in natura da tradurre in argento, la scelta è stata facile», continua Annette.
Un nuovo corso per Zefiro Jewels
Nel 2021, mentre il mondo è ancora fermo e si trascorre più tempo a casa che in qualsiasi altro luogo, Zefiro Jewels diventa una realtà più strutturata. Entra in società Michela Papalia, neo mamma, grande amica di Annette, cui la accomuna un passato professionale nella fotografia, ma non dietro l’obiettivo.
A Michela è affidata la parte commerciale e così, oltre all’ecommerce, la rete di vendita diviene via via più ampia, toccando le grandi città e non solo. I gioielli Zefiro sono presenti anche in piccoli comuni dalle grandi suggestioni, come ad esempio nell’isola di Procida, quest’anno Capitale della Cultura.
«Due maternità prima e la pandemia subito dopo, mi hanno allontanata dai set fotografici. Quando Annette mi ha proposto di entrare in società, anche se il momento che stavamo vivendo sembrava invitare all’immobilismo, mi sono detta: “Provaci”. E così ho accettato la sfida e mi sono rimessa in gioco, certa di poter contare sulla forza di una grandissima alleata. Amavo già i gioielli Zefiro come cliente. Ho iniziato a farlo anche come imprenditrice. Sono legata ad ogni singola creazione. Ognuna riveste un particolare significato», continua Michela.
La tecnica della Cera Persa
Il principio di questo procedimento è noto da migliaia di anni e la sua applicazione nella lavorazione dei metalli risale a 4.000 anni a.C. Con questa tecnica furono realizzati anche tutte le più importanti sculture in bronzo dell’Alto Medioevo.
Annette mi ha spiegato la tecnica della modellazione a cera persa ed è molto affascinante. Viene fatto il modello che si vuole realizzare con la cera intorno al quale viene versato del gesso liquido che poi asciugandosi diventa solido. A questo punto viene messo il tutto dentro un forno apposito che fa sciogliere la cera che cola via mediante dei piccoli condotti.

Quello che rimane è la cavità con l’esatta forma dell’oggetto in cui si potrà fondere il metallo (bronzo, argento, ecc) di cui si desidera ottenere l’oggetto. Per recuperare il gioiello grezzo è necessario distruggere anche lo stampo in gesso.
E’ veramente un lavoro di creazione affascinante e non immaginavo tutto il mondo che potesse nascondersi dietro la nascita di un gioiello.
Le proprietà della cera consentono di riportare, in modo stupefacente, anche i più piccoli dettagli e le superfici degli oggetti a cui si ispirano le creazioni Zefiro, come le venature delle foglie, la texture di una corteccia o le linee di una conchiglia.
La personalizzazione
Non c’è una donna Zefiro ma tante donne, accomunate dall’amore per il bello, per il fatto a mano. Dalla studentessa universitaria alla over 60. Ogni collezione ha un suo diverso target. I gioielli Zefiro Jewels sono negli scrigni di tante donne, tutte diverse tra loro, tutte assolutamente uniche. E ogni pezzo Zefiro le rappresenta poiché potrà essere simile, molto simile, ma mai uguale. Ogni gioiello, infatti, viene rifinito a mano. Ed è la mano che gli imprime per sempre il tocco finale.
Nell’ultima fase della lavorazione, con l’aiuto della fresa, del martello o della lucidatura, si dà al gioiello la sua forma definitiva e lo si adatta ai desideri di chi lo indosserà. Magari con l’incisione di una scritta o una data, oppure dando un finish un po’ più grezzo o, al contrario, perfettamente lucido.
Di particolare importanza è lo scambio di idee con le clienti: in questo modo è possibile interpretare e tradurre i desideri in gioielli del tutto personalizzati. Si innesca un processo che spesso è di reciproca ispirazione e contribuisce anche a creare complicità e fiducia.
I materiali di Zefiro Jewels
I gioielli Zefiro sono creati principalmente in argento Sterling 925 e in bronzo, con le sue affascianti sfumature che oscillano tra il giallo, il rosa e il marrone. A questi due materiali, sempre presenti nelle collezioni, si sono aggiunte di recente delle commissioni in oro. Una bellissima conferma per questo giovane brand che rende le sue creatrici profondamente grate.
Per seguire questo affascinante brand fondato da due donne incredibili potete farlo sui loro social Facebook @zefirojewelshandmade, su Instagram @zefirojewels e sul sito zefirojewels.com dove è possibile anche acquistare i loro gioielli come anche in alcuni negozi come Rigodritto nel quartiere Monti a Roma e in altre zone sempre di Roma e a Catania. Per qualsiasi info potete scrivere loro una mail info@zefirojewels.com.