Gli Aztechi lo chiamavano “il cibo degli Dei” e sin da quando i conquistatori spagnoli ritornarono in Europa portandolo con sé, il cioccolato è sempre stato considerato alla stregua di un tesoro.
Ma qual è il segreto del suo successo, cosa lo rende cosi’ seducente?

Chocolate, BruxellesSecondo me, abbraccia significati materni di protezione, ma al tempo stesso impulsi atavici, come la necessità di mordere e trarne soddisfazione.
Coinvolge sfere inconsce sensoriali molto forti: per questo, quando si gusta un cioccolatino, si ha l’impressione di staccare da tutto il resto!
La cioccolata  e’  particolarmente vicina alle donne, che ne condividono la poliedricità,  siamo proprio noi gentil sesso a trarre maggior sostegno energetico e psicologico dal cioccolato, vivendolo come un vero e proprio tonificante dell’umore, sia a livello individuale che sociale.

Triangle of chocolate

Ci sono vari tipi di consumatrici:

  • le sportive, che nel cioccolato ricercano una carica energetica gustosa e naturale e gli attribuiscono una funzione socializzante;
  • le compensative, che ricorrono al cioccolato per ricaricarsi psicologicamente e migliorare l’umore;
  • le ablative, che vivono soprattutto l’aspetto del piacere e della socializzazione legato al cioccolato, e per gli stessi motivi amano regalarlo (una dritta: le scatole a tubo sono meno formali e più scherzose!)
  • le passionali, cioè le donne che vivono un rapporto individuale e quasi amoroso con il cioccolato, e se lo concedono come un piccolo momento privato di grande soddisfazione.

Il cioccolato insomma può essere vissuto secondo la prospettiva più vicina al proprio carattere e modo di essere.

Chocolate on ice-cream
Chocolate into CoconutSia che siate frenetiche sportive o simpatiche ablative, l’importante è dare al cioccolato un valore aggiunto emozionale ecco spiegato anche l’altro segreto della cioccolata:
non sa solamente indurre piacere, ma riesce persino a protrarlo, facendo perdurare benessere e soddisfazione.
Quanti sono gli amanti che possono rivendicare un simile primato?

Per chi avesse necessità di “appagare” o semplicemente di assaggiare del buon cioccolato, a Roma c’è l’antica “Fabbrica del cioccolato” a San Lorenzo che offre molte prelibatezze:

http://senzapanna.blogspot.it/2007/05/la-fabbrica-di-cioccolato-il-ristorante.html

Antonella

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