Il mitico cartone animato Lady Oscar compie 35 anni

Lady Oscar tra le spineDa sempre Lady Oscar è stato il mio cartone animato preferito, lievemente incalzato da La stella della Senna e Occhi di Gatto ma è rimasto sempre il numero uno nel mio cuore  😍 .
Rispetto al filone Candy Candy, Mimi e Georgie che era parecchio tristarello :Schok: Lady Oscar era più avventuroso e mi è sempre piaciuto il suo personaggio di donna ingabbiata nel ruolo a cui il padre l’aveva destinata poichè sperava in un erede maschio.

Un personaggio un po’ ambiguo ma innovativo, coraggiosa più degli uomini del suo tempo e bella come il sole 😉 anche se nascondeva la sua bellezza dentro l’uniforme di un uomo.

Un personaggio affascinante e un po’ rivoluzionario, come non restarne catturati? Mi immaginavo anche io spadaccina in difesa dei più deboli 😉 .

Letteralmente il titolo del manga originale vuol dire “Le rose di Versailles” ed è stato creato da Riyoko Ikeda. E’ diventato una serie televisiva ed è stato trasmesso per la prima volta in Italia dal 1982.

La forza di Lady Oscar è anche quella di avere uno sfondo storico, è infatti ambientata in Francia, negli ultimi anni dell’Ancien Régime, alla corte di Versailles e alla vigilia della Rivoluzione del 1789.

E’ riuscita nell’intento di farci amare la storia di Francia poichè molti personaggi li abbiamo poi ritrovati sui libri da Maria Antonietta a Robespierre.

Il cartone inizia con l’arrivo  a corte proprio della giovanissima Maria Antonietta d’Austria, figlia dell’imperatrice Maria Teresa, promessa in sposa al delfino di Francia Luigi Augusto, nipote di Luigi Re Sole.

Bacio tra Lady Oscar e AndrèDurante le puntate si snoda la storia personale di Lady Oscar, l’amicizia con la regina, così come l’amore della regina per il conte di Fersen, e l’amore di Andrè per Oscar. Parallelamente viene raccontata la situazione socio-politica della Francia, in un crescendo di frustrazione e miseria da parte del popolo, istigato dagli intellettuali illuministi, fino allo scoppio del moto rivoluzionario e all’episodio storico della presa della Bastiglia un cui anche Lady Oscar perderà la vita durante la battaglia 🙁 .

Indimenticabile, per me, la scena in cui Andrè, che in segreto l’aveva sempre amata, le dice: “Una rosa è una rosa anche se essa sia bianca o rossa. Una rosa non sarà mai un lillà Oscar“. Io ho sempre tifato per loro anche se purtroppo riusciranno ad amarsi solo poco prima di morire 🙁 .

Le sigle

Per i nostalgici come me di seguito la sigla mitica di Lady Oscar, quella dove c’e’ lei, bellissima avvolta in un rogo di spine e che inizia con “Grande festa alla corte di Francia…” 😊 . La canzone è stata composta e cantata da I Cavalieri del Re.

La seconda invece, è stata scritta da Alessandra Valeri Manera negli anni ’90, s’intitolava Una spada per Lady Oscar ed è stata portata al successo da Cristina D’Avena anche se per me è sempre stata la prima la vera sigla.

Perché questo articolo su Lady Oscar? Nostalgia canaglia? Forse un po’…ma soprattutto vi volevo segnalare una buona notizia. È infatti il 35 anno dalla nascita del cartone animato e per l’occasione lo ritrasmetteranno 😉 .

Su Italia Uno alle 7:50 di mattina dal lunedì al venerdì e devo confessare che stamattina, mentre facevo colazione, un’occhio gliel’ho dato 😳 .

Inoltre per l’occasione è stato realizzato un artbook intitolato Versailles no Bara -Animation Album-, composto da materiale legato all’adattamento animato realizzato alla fine degli anni ’70.

Il volume celebrativo in uscita in Giappone conterrà i layout dei personaggi e fotografie dei fogli di acetato con cui è stato animato il cartone animato, molte delle quali inedite. Più info su www.animenewsnetwork.com.

Se volete sapere tutto sulla nostra eroina potete seguirla su una bella pagina facebook di cui anche io sono fan che si chiama www.facebook.com/Lady-Oscar-André-un-amore-senza-tempo.

                                          Elenia Scarsella


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