Accessorio indiscusso e imprescindibile in chi adotta un outfit semplice, il maxi collier dona un quid in più a chi lo indossa.
Quest’anno, per non passare inosservata e per dare un tocco originale allo stile, bisogna puntare proprio sulle collane maxi. Insomma, la parola d’ordine è “osare” e alternare geometrie coloratissime a cristalli scintillanti.
In giro ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche, ma quelli che hanno attratto la mia attenzione hanno delle peculiarità di tutto rispetto:
1) sono originali, sia nel design che nei materiali
2) hanno costi contenuti (e visti i tempi che corrono non è cosa da poco)
3) i designer sono nomi emergenti del Made in Italy → largo alle nuove leve di casa nostra!
Cominciamo da AGLYA, interessante designer di gioielli creati con un’antica tecnica russa detta “soutaches”, la stessa con cui venivano ricamati gli abiti degli Zar, molto ricercata ed elaborata.
L’ho scovata per caso su Instagram e me ne sono innamorata subito.
I materiali con cui vengono realizzati i gioielli sono la seta, gli swarovski, corallini e pietre dure di ogni genere, tutti ben mixati a geometrie e colori versatili, da utilizzare per qualsiasi occasione, dagli abiti eleganti a una semplicissima t-shirt bianca. Date un’occhiata a queste meraviglie:
Per chi vuole qualcosa di ancor più sbrilluccicoso, prego prendere nota di questo nome: LA BOTTEGUCCIA, i cui gioielli hanno fantasie vivaci e coloratissime e sono “completamente realizzati a mano”, cosa che per noi di Blogandthecity ha un enorme valore aggiunto.
Li immaginiamo perfetti con una semplice camicia bianco candido su jeans, con un top e gonna/pantalone o con un abito scollato.
Le loro creazioni sono nel loro profilo Facebook e i nostri avidi occhi sono stati attratti da questi “must have”:
Le fashion addicted D.O.C. non possono proprio perderli!
Concludiamo la nostra retata tra i maxi bijoux made in Italy con questi, originali e di innegabile effetto glamour: le maxi collane di Pepitosa.com.
Questi delicati bijoux sono caratterizzati da una fantasia di Swaroski e perline incastonate in eleganti ghirigori, cui è abbinato un altrettanto insolito uso del “ricamo”: