Uno dei capi prediletti dell’estate – da VIP e non – è il cappello che oltre a tenere le nostre idee al fresco, diviene indispensabile quando il sole picchia davvero.
Che lo si porti in città o lo so indossi in vacanza, il cappello va scelto più che sulla base delle tendenze del momento, su come realmente dona al nostro viso.
Un passpartout che risolve questo dilemma è il famoso Panama, di origini ecuadoregne, che nella versione originale viene prodotto con le fibre di una palma intrecciata e con l’inconfondibile nastro nero.
Ormai ce ne ne sono di tutti i colori, ma a nostro avviso è da preferire il tipo “originale”, ossia il colore naturale “paglia” o le tinte chiare – bianco, ndr – per consentire abbinamenti più facili e per riutilizzarlo nel tempo senza che vada fuori moda.
Ne abbiamo trovati di molto interessanti su Panama Hat Mall, su Cappelleria.com
e su Cappelleria Melegari.
Senza il timore di cadere in false definizioni, un cappello considerato “mito” è quello firmato “Borsalino”.
Facendo una passeggiata sull’omonimo sito, è possibile acquistare direttamente dallo shop cappelli di ogni genere, tutti con un unico comun denominatore: è Made in Italy e la realizzazione di ogni pezzo richiede una attenta manodopera di mesi.
Tra gli Intramontabili c’è anche il modello trilby, simile a un borsalino ma con un bordo più corto e il retro del bordo più alzato.
A quale abbigliamento abbinarli? Sicuramente il denim, quest’anno in particolare, si prestano benissimo gli shorts, ma stanno bene anche su abiti chiari, colorati e leggeri, splendidi poi su abiti-camicia in lino e, nemmeno a dirlo, con caftani e costumi.
Valentina De Santis