Per Aspera ad Astra – Tele d’artista e abiti da sera in favore di “Casa di Alice”, la sartoria sociale nata su un bene confiscato alla camorra.

Sono stata alla mostra Per Aspera ad Astra dove l’arte incontra la moda in una cornice meravigliosa, quella della Casa d’Aste Minerva Auctions al Palazzo Odescalchi.
Il nome della mostra è una citazione latina che significa “attraverso le asperità sino alle stelle” poiché rappresentativa di una realtà positiva d’integrazione, Casa di Alice – Made in Castel Volturno (www.madeincastelvolturno.com), nata su uno dei tanti beni confiscati alle mafie in Campania, simbolo della rinascita sociale anticamorra.
Presenti all’apertura dell’esposizione Sara Barberotti e Dina Signoriello di First Cisl, sostenitrici del progetto insieme alla madrina della manifestazione, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, che per l’occasione indossa l’abito realizzato con i tessuti tratti dall’opera di Cy Twombly della collezione Terrae Motus, gentilmente concesso dalla Reggia di Caserta.
Ideata e prodotta dall’Associazione First Social Life – su progetto di Teresa Coratella e Eleonora Penna – viene presentata a Roma la prima mostra dal titolo Per Aspera ad Astra, una selezione di opere di artisti contemporanei da cui sono stati tratti preziosi tessuti – attraverso tecnica serigrafica – al fine di realizzare creazioni da sera di alta sartoria. In mostra una quarantina di pezzi tra tele d’artista, modelli e abiti da sera.
Davanti ogni opera d’arte una modella indossava l’abito tratto dal quadro, veramente uno spettacolo originale e suggestivo.
La mostra Per Aspera ad Astra ha quindi una finalità benefica per dare una seconda chance alle ragazze di Casa di Alice – Made in Castel Volturno, sartoria sociale che mette insieme realtà multietniche, donne per metà italiane e per metà africane salvate dalla tratta, dove l’eterogeneità diviene punto di forza e l’immigrazione una risorsa.

Molto interessante l’abbinamento opere d’arte e alta sartoria, due mondi comunque molto affini, creativi e affascinanti. Di seguito il processo creativo dell’opera di Teresa Coratella che prende spunto dalla poesia sulla violenza sulle donne della sorella Rossana Coratella “Fondi di caffè” per creare un’opera d’arte dai colori forti e un abito che ne rispecchia lo stile.
L’iniziativa – che gode del patrocinio di Regione Lazio, Università E-Campus Facoltà della Moda e del Costume e del Real Sito di Carditello, in collaborazione con la Reggia di Caserta e HumanArt Gallery – inaugura nella Capitale nel corso della settimana dedicata alla “Giornata internazionale delle donne”, Giovedì 9 Marzo 2017 alle ore 18.30 presso la Casa d’Aste Minerva Auctions con sede a Palazzo Odescalchi in Piazza SS. Apostoli 80, Roma.
Al progetto hanno aderito con entusiasmo gli artisti: Giancarlino B. Corcos, Claudio Bianchi, Tomaso Binga, Tommaso Cascella, Solveig Cogliani, Teresa & Rossana Coratella, Baldo Diodato, Jonathan Hynd, Francesco Impellizzeri, Adelaide Innocenti, Mark Kostabi & Tony Esposito, Adriano Maraldi, Nina Maroccolo, Fabio Nicotera, Gianfranco Notargiacomo, Mirko Pagliacci, Salvatore Pupillo, Nelio Sonego, Michele Principato Trosso.
Il catalogo della mostra e dei foulard d’artista sono in vendita durante l’evento al fine di raccogliere fondi per sostenere il progetto. “Queste iniziative legate ad attività creative” – spiega la psicoterapeuta Maddalena Cialdella – “sono la porta per una seconda chance e un importante supporto per la reintegrazione e la transizione verso una nuova vita”.
Elenia Scarsella