Elektron, la nuova collezione primavera estate di Sabrina Persechino presenta la collezione: eleganza, raffinatezza ed equilibrio allo stato puro
Un vero spettacolo la sfilata di Sabrina Persechino.
Sfilata dalla forte suggestione, creata sia dalla scenografia essenziale e di ispirazione industriale del Guido Reni District, sia dalla musica, la bellissima Titanium di David Guetta interpretata e rivisitata dalla bravissima violinista che ha suonato con forte passione quasi trasportando le modelle in un’atmosfera da sogno.
La collezione primavera/estate 2018 della ricercata designer Sabrina Persechino ripercorre la “via dell’ambra”, luogo di estrazione della pietra che gli Antichi Greci chiamarono elektron con il significato di “il brillante, il luminoso”considerandola come la “sostanza del sole”.
Questa strana pietra, dal fascino senza tempo, è trasparente, molto leggera, calda al tatto, di colore giallo luminoso e divenne centro di interesse non solo per commercianti e scienziati, ma entrò anche nel mondo dell’arte, della poesia e della letteratura.
L’ambra in realtà non è altro che la fossilizzazione o solidificazione nel tempo della resina emessa dalle conifere della famiglia delle Araucariaceae e delle Pinales tipiche delle foreste dell’area baltica, da cui origina la via dell’ambra.
E’ una pietra traslucida, di un colore che può variare dal giallo al rossiccio al bruno fino ad arrivare al verde.
A questi colori, che vanno dall’oro, al verde reseda e all’ultra-violet, alle forme arboree delle conifere da cui l’ambra si crea, si ispirano gli outfit di Sabrina Persechino; lineari e geometrici, come sempre di forte impronta architettonica, ma di estrema eleganza e sensualità. Immancabili i classici bianco e nero interpretati però in chiave moderna e sofisticata.
Sempre presenti nella collezione, tra gli outfit da giorno, i capi spalla in grado di “vestire da soli” e sostituire l’abito, e le tute, essenziali ma di impatto incisivo, oltre che abiti da cocktail e da grande soirée .
Belli e preziosi i tessuti: in rafia e seta per il bianco, rete di seta e metallo per l’oro, piquet di seta ordito a emulare le conifere baltiche per il verde reseda, cady e pelle per l’ultra-violet, valorizzano gli abiti anche nella sensazione tattile.
Alta sartorialità e grande evidenza dell’essere architetto della Persechino, gli splendidi intarsi degli abiti neri, come la meravigliosa mantella corta completamente intarsiata quasi a formare una rete, e il bellissimo mantello bianco indossato dalla sposa nel finale della sfilata.
La Persechino, alla fine della sfilata, invece della classica passerella conclusiva, ha voluto che le modelle rimanessero su dei piedistalli posizionati ad hoc, in modo da far ammirare per qualche istante in più le sue fantastiche creazioni.
Bellissima idea che infatti mi ha permesso di scoprire tanti dettagli in più e di godere della loro bellezza.
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