Chiudete gli occhi.
La sentite l’aria primaverile?
Lo sentite il tepore del primo sole che scalda il viso e lascia scivolare via i cappotti?
L’ansia delle mezze maniche?
La prova costume col fiato sul collo?
Lo sentite l’odore della Somatoline?
Non so voi ma io, al primo accenno di primavera, riesco a distinguere nell’aria, tra un ciliegio e il kebab di Ciro (consigliatissimo, sotto casa mia) l’inconfondibile odore della Somatoline con dei richiami di note aspre di fanghi d’alga Guam per le piu’ disperate, tipo me.
Chi di voi, la mattina, non si lava la coscienza aprendo una di quelle bustine da 15 gr.?
Le bustine. Fanno ancora le bustine, che poi…a me una bustina si e no basta per un polpaccio.
Una è lì che c’avrebbe bisogno dell’idrante e questi ti propinano da 50 anni le BUSTINE MONODOSE, che se te ne cade una goccia prima urli per la disperazione d’esserti giocata la dose giornaliera e poi perché t’ha bucato il pavimento.
Noi donne siamo così, passiamo mesi a spalmarci la qualunque, a bere estratti di gambo d’ananas, ci torturiamo con il fucus e la centella a colazione, a stomaco vuoto (poi dice che te rode il culo in primavera), giriamo con bottigliette d’acqua sospette nella borsa, che quando le apri ricordano il Mar Morto, corriamo sul tapis roulant imballate dentro guaine vietate nella dichiarazione per i diritti umani. Ci nascondiamo, come Bridget Jones. Ve la ricordate la scena del piumone, quella delle ciccette sballonzolanti? Ecco, noi siamo così…se abbiamo un difetto, diventa il centro della nostra vita, e siamo talmente impegnate a combatterlo da attirare l’attenzione di chiunque proprio lì. Tipo il bersaglio di una partita a freccette, nel caso delle donne, luminoso con tanto di accompagno sonoro, tipo ALERT.
Io per esempio, invece di nascondere, camuffare, sotterrare, sequestrare i miei difetti, lancio delle vere e proprie agenzie stampa della serie:
ROMA 10 apr. 2013 ORE 17:12
Registrato brufolo lato destro viso, parte alta, con sporgenza ad inclinazione facciale di 30 gradi. Si prega prestare massima attenzione. Grazie.
La mia è una sorta di morale estetica, di onestà intellettuale, della serie: “Ao’ vedi che te lo sto a dì, poi non te ne uscire con la frase: NON SAPEVO CHE AVEVI UN BRUFOLO!”.
Gli uomini in questo sono avanti anni luce.
Io li amo. Un po’ li invidio.
Gli uomini sono quelli che ci fanno credere che “la pancia” e’ rassicurante, che quelli brizzolati hanno il loro perché, che un naso importante e’ sintomo di forte personalità, che le dimensioni non contano, che poi noi, in fondo, guardiamo le mani, ma se ti mangi le unghie, tu uomo, ci piaci lo stesso, che se sei stronzo sei figo, se sei romantico sei in via d’estinzione, che se sei sposato “eh i migliori vanno sempre via prima”…
Insomma gli uomini si sanno vendere, sono dei geni del marketing.
Diciamocelo, hanno avuto culo a trovarsi davanti noi, che siamo talmente incasinate nel combattere la battaglia contro noi stesse, che nei loro difetti vediamo degli alleati pronti a giustificare i nostri.
Chi non ha mai pensato: “beh se c’ha la pancia lui, magari sono giustificata ad avercela anche io…!”
Brava la cojona! Quelli sono i primi che ti lasciano per Miss addominale scolpito nel marmo 2013.
Perché tanto, stai pur certa che miss addominale c’avrà la fissa per il suo naso e penserà quello che hai pensato tu: “Vabbè se lui ha la pancia allora io sono giustificata ad avere il naso di Cyrano!”.
Se gli uomini avessero la cellulite sarebbe soltanto un difetto in più da amare, un motivo in piu’ per scegliere proprio loro, perché in fondo la perfezione ci annoia, e se la piantassimo di prenderci l’esclusiva sull’amore per i difetti forse vivremmo meglio anche noi.
Io ho deciso di smettere di trattenere il respiro, che la primavera me la voglio godere (kebab di Ciro incluso), ho buttato le guaine, ho piantato il gambo d’ananas.
La Somatoline no, quella continuo a metterla, è tradizione.
Ciao sono Celestina, ho 30 anni e ho la cellulite… e dopo 15 anni mi ci sono affezionata.
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