Poche sere fa, tra donne, si discuteva del diverso approccio che hanno uomini single e fidanzati al supermercato.
Tutto è partito, se non ricordo male, dalla teoria per cui esistono determinati punti vendita perfetti per incontrare l’anima gemella. E visto che uno dei suddetti è proprio sotto casa mia, mi sono sentita in dovere di argomentare una critica.
Ovvero: gli unici uomini carini che mi è capitato di incontrare tra latticini e detersivi, non appena individuati, sono stati braccati dalle rispettive fidanzate o mogli che, in tempo record, hanno percorso intere corsie pur di marcare il proprio territorio.
La risposta è stata immediata.
«Non sai riconoscere un fidanzato da un single?»
«Senza una fidanzata attaccata al braccio? No.»
Stupida io 😕
Il trucco, a quanto pare, è molto semplice: a parità di spesa, il fidanzato usa il carrello, il single il cestino.
Sono stata sul punto di ribattere, ma ho dovuto dar atto alla realtà dei fatti di cui sono a conoscenza.
Io uso il cestello – anche se questo, spesso, mi fa arrivare alla cassa con metà spesa sorretta contro il corpo con la mano libera.
Il cestello è un messaggio e poi, certo, se vuoi fare un’indagine più approfondita, puoi guardare il contenuto. Meglio che il segno zodiacale.
E allora d’accordo. Arriviamo ai fatti.
Detersivi: diffidare di chi non ne ha. Si può supporre la presenza di una madre invasiva, che si occupa della pulizia della casa o di istruire una colf. Sul lungo periodo, una suocera impegnativa. Al contrario, troppi, e troppo specifici, indicano una personalità disturbata.
Cerette e creme depilatorie: se ci sono, denotano la presenza di una donna, o una malsana propensione per la depilazione. Fai da te, perlopiù.
Birre: attenzione alla quantità. La lattina singola è da tirchio, più di sei denotano una dipendenza da carboidrati liquidi.
Vino: se un uomo compra del vino, è perché ha in mente di invitare una donna a cena a casa sua. Se si trattasse di un amante di Bacco, non lo comprerebbe al supermercato.
Tartine pronte: idem come sopra. Ha in programma una cena intima. E per di più non sa cucinare. E nemmeno mangiare, se sono di quelle ricoperte di gelatina.
Grembiuli e ammennicoli da cucina: non scherziamo, tanto varrebbe uscire con Nonna Papera, che almeno racconta delle belle storie.
Cibi bio o prodotti light: non c’è niente di più triste al mondo di un uomo che compri la versione senza grassi di qualcosa. Quei prodotti sono stati pensati per le donne. Le diete sono per le quote rosa: l’uomo faccia sport, già che lo trova tanto divertente.
Prodotti imbarazzanti: rientrano nell’elenco gli assorbenti per le ascelle, i prodotti fungicidi, i deodoranti per le scarpe. E non spiego nemmeno il perché.
In definitiva, dopo un lungo confronto tra da donne, è emerso che c’è un solo prodotto da supermercato in grado di dare qualche certezza sull’eterosessualità di un uomo, e molte (certezze) sul fatto che viva da solo: ”IL TONNO IN SCATOLA”. Sott’olio, non al naturale: mi raccomando.
E se lo compra a metà mese, vuol dire che ha già toccato la soglia minima di spesa con lo stipendio … 😯
Antonella