Lo scorso 3 dicembre si è svolta la presentazione della Mostra di Fanor Hernández Ordoñez che si terrà a Castelnuovo di Porto presso Rocca Colonna fino al 25 febbraio
Domenica 3 dicembre ho avuto il privilegio di ammirare alcune delle opere di Fanor Hernández Ordoñez e di assistere alla presentazione della mostra delle sue opere che si terrà fino al 25 febbraio presso Rocca Colonna a Castelnuovo di Porto.
A presentarla appassionatamente il curatore della mostra, Carlo Celia, insieme ad Alessandro Fanor, figlio dell’artista e anche lui curatore dell’allestimento.
Capisco la loro passione per queste opere perchè sono veramente sorprendenti ed emozionanti, esprimono da una parte l’amore nelle sue varie forme, da quello più passionale, a quello più tenero fino all’amore materno, e dall’altra parte una certa leggerezza espressa dalle ballerine e dalle sue figure aeree.
Carlo Celia ci ha raccontato come i bronzi di Fanor sono stati in mostra presso location prestigiose prima di approdare a Castelnuovo di Porto. Prestigiose come il Palazzo Massimo o presso San Nicola vicino Cecilia Metella, nel paese San Vito sullo Ionio in Calabria a cavallo dei mari presso una suggestiva casa diroccata.
L’Amministrazione di Castelnuovo di Porto ha colto con slancio l’opportunità di ospitare nella Rocca Colonna i bronzi dell’artista colombiano, che per molti anni ha lavorato in questi territori, e la cui intera vita artistica ruota attorno alla figura umana, quella femminile soprattutto, vissuta come generatrice di forme e ispiratrice della sua poetica connessa intimamente al sentimento di una profonda umanità. La sua ricerca dell’essenza della vita e della civiltà incentrata sul contatto umano e la comunicazione, assume oggi una connotazione sorprendentemente attuale, basti pensare all’insperato e delicato processo di pace recentemente avviato in Colombia tra Stato e Guerriglia.
Durante la sua permanenza in Europa, non ha mai cessato di alimentare la sua vocazione alla ricerca artistica.
Il linguaggio espressivo di Fanor Hernández Ordoñez è una chiara sintesi figurativa della commistione tra due umanità: quella latino-americana, fremente e al contempo primordiale e quella occidentale, matura e sempre più disincantata.
La mostra, oltre a rendere la Rocca cornice delle magnifiche sculture di Fanor, sarà anche incubatrice di idee attraverso momenti di riflessione e confronto. Per dar forza a progetti di pace, collaborazione e sviluppo economico sostenibile, attraverso una serie di workshop tematici, rivolti principalmente agli studenti delle scuole del territorio, offrirà anche l’opportunità di toccare con mano le tecniche di fusione e di espressione artistica con l’impiego di materiali riciclati.
Note sull’artista:
Fanor Hernández Ordoñez, nasce a Cali. Il suo percorso formativo si snoda tra Colombia, Stati Uniti ed Europa. Sul finire degli anni cinquanta giunge in Italia, dove trova le giuste condizioni e gli adeguati stimoli per la crescita della sua carriera artistica nonché di quella universitaria.
Frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Roma come allievo del maestro Pericle Fazzini e per circa due anni è docente di Ceramica e Modellazione presso l’Accademia Romana di Arti Figurative. Consegue i titoli di dottore in Scienze Politiche e in Soci ologia c/o l’Università Cattolica Internazionale “Pro Deo” di Roma.
Ha effettuato studi approfonditi sul processo della fusione artistica ed ha collaborato per oltre sedici anni con la fonderia artistica Polzoni di Roma, che opera con il procedimento tradizionale della fusione a cera persa.
Ha continuato ad affinare queste tecniche che ha poi insegnato alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Antioquia a Medellìn.
La mostra in breve:
Titolo: “I bronzi di Fanor Hernández alla Rocca – Armonie d’Arte”
Curatori: Carlo Celia, Alessandro Hernandez
Elenia Scarsella