Ho sempre avuto un’immagine dello scrittore un po’ ‘leopardiana’…cioè di una persona creativa ma introversa china sullo scrittoio in cerca dell’ispirazione.
Invece Roberta Di Pascasio, che ho conosciuto quest’estate in viaggio, è una ragazza simpatica, brillante e bella come il sole 😉 .
Quando mi ha detto di essere una scrittrice e di aver vinto il Premio Letterario Nazionale Bukowski sono rimasta molto colpita 😯 .
Mi sono incuriosita e ho sbirciato sulle motivazioni del Premio assegnatole: “Per aver racchiuso in un breve racconto la scoperta della pienezza e la forza dell’amore rivolto all’altro. Mai arrendersi alla vita. Una narrazione in bilico tra flusso di coscienza e monologo interiore, strumenti stilistici tecnicamente gestiti in modo ineccepibile dall’Autrice che riesce a fondere ritmo e contenuto”
Il libro s’intitola “L’Amore si impara“ e, dopo Avezzano e L’Aquila, è stato presentato il 25 ottobre 2015 a Torino presso la libreria Luna’s Torta nell’ambito dei numerosi eventi di LABirinti Festival: un piacevole brunch letterario domenicale condotto da Claudio Panella (Rivista Atti Impuri – Collettivo Letterario Sparajuri e organizzatore delle passeggiate letterarie torinesi).
È costituito da una serie di storie di trasformazione e di rottura, in cui i personaggi evolvono, affrontano la malasorte, scoprono un lato di sé che non credevano di avere, a volte inquietante, altre volte salvifico.
Il racconto vincitore del Premio, “l’Amore” …è di un’intensità, una bellezza e una verità sconvolgenti…mi sono proprio emozionata leggendolo.
E’ la storia di una donna che deve fare i conti con un destino feroce che le stravolge la vita che si trasforma presto in un’occasione per rinnovarsi e di scoprire cosa significa darsi all’altro fino in fondo.
Con le lacrimucce ancora negli occhi ho pensato di volerne sapere di più di Roberta e le ho chiesto se voleva rispondere a qualche domanda:
Come è nata la tua passione per la scrittura ? Quando hai sentito la ‘chiamata’ alla scrittura?
Grazie per la bella presentazione Elenia 🙂 è difficile dire qual è il momento preciso in cui nasce una passione così forte, mi sembra di averla sempre avuta, da quando ragazzina scrivevo lettere ad amiche e familiari, il classico diario, inventavo storie… poi grazie a tutti i libri che leggevo, agli esami di Lettere moderne all’università e ai numerosi corsi e laboratori fatti in giro per l’Italia ho approfondito sempre di più questa passione che poi è diventata un bisogno: raccontare storie, inventare personaggi, costruire mondi. È una cosa molto intensa!
Nel mio piccolo considero la scrittura in un certo senso terapeutica, di evasione nel mio caso, immagino che per uno scrittore vero come te debba avere una valenza ancora più forte…è cosi?
Il primo approccio verso la scrittura è quasi sempre di tipo terapeutico, di sfogo, una sorta di autoanalisi senza analista 🙂 poi nel tempo si trasforma, ci si distacca da questo legame con la propria vita e le proprie esperienze e si impara a scrivere storie che abbiano un carattere più universale, un significato valido per tutti ecco, e lì comincia la vera scrittura. Oggi non riuscirei a farne a meno, costruire mondi diversi, vivere tante vite quante sono i personaggi che invento…
Cos’hai provato quando hai saputo di aver vinto un premio così prestigioso?
La prima reazione è di forte felicità ovviamente. Ma poi c’è anche la gratificazione, ci si sente ‘riconosciuti’, apprezzati in quello che si fa e si scrive. Per chiunque faccia arte, un riconoscimento del genere riempie di soddisfazione. Anche se chi ha questa passione scrive a prescindere da riconoscimenti e premi, nel senso che lo farebbe anche senza prospettive di successo o di pubblico.
E Bukowski, a cui era dedicato il premio, era proprio così: un tipo alternativo e anticonformista, scriveva per sé ignorando le esigenze del pubblico e della fama. Questo aspetto da outsider mi è sempre piaciuto di lui.
Ho letto sulla copertina del libro che sei la responsabile dell’agenzia letteraria “Ponte di Carta”, di cosa si tratta esattamente?
L’idea dell’agenzia letteraria ad Avezzano mi è venuta proprio in seguito a tutti i corsi che ho seguito girando l’Italia, nel senso che in Abruzzo non ho mai trovato occasioni o incontri dedicati agli appassionati della scrittura. Così, con la mia collega aquilana, docente e scrittrice anche lei, abbiamo ideato una realtà che riuscisse a promuovere e sostenere la cultura del libro e della scrittura nella nostra regione soprattutto, attraverso eventi, laboratori, corsi di scrittura, valutazione dei manoscritti degli esordienti. Ci piace l’idea di essere radicate nel nostro territorio, anche se è il nostro è un lavoro difficile, come tutti i lavori legati al mondo dell’arte!
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai già in mente nuovi progetti?
Come scrittrice sto lavorando da un annetto a un nuovo romanzo. L’amore si impara è una raccolta di racconti, ma finora ho sempre scritto romanzi, sono storie di più ampio respiro, diciamo che è la mia dimensione preferita. Come agenzia letteraria invece stiamo organizzando la 2° edizione di un concorso letterario nazionale per racconti romanzi e poesie (i migliori finalisti verranno pubblicati da Valletta edizioni), con il patrocinio della provincia di L’Aquila e del comune di Avezzano. È bello che il Comune e la Provincia credano fortemente nel nostro lavoro di sostegno ai libri e alla scrittura 🙂
Potete acquistare “l’Amore si impara” direttamente dalla casa editrice Giovane Holden Edizioni che lo vende on line sul sito: http://www.giovaneholden.it/autori-robertadipascasio.html
Maggiori informazioni sull’agenzia letteraria Ponte di Carta le trovate invece all’indirizzo http://pontedicarta.it/
Elenia