In una delle strade più affascinanti e famose di Roma, che ha fatto epoca in Italia e nel mondo, nasce Flora, il nuovo ristorante del Rome Marriott Grand Hotel Flora.
Siamo a via Veneto, a due passi dal parco di Villa Borghese, per intenderci nella zona della “Dolce Vita”. Il Flora è un luogo elegante e raffinato all’interno di uno dei grandi alberghi di Roma, un edificio in stile liberty, nato nei primi del ‘900, appartenente alla “Salvatore Naldi Group” e dal 2001 sotto il prestigioso brand Marriott. Qui hanno soggiornato, tra gli altri, nomi del calibro di Richard Nixon, Paul Getty, Christian Barnard, Joan Crawford, Cassius Clay e Federico Fellini.
La serata è iniziata all’esterno del ristorante con un aperitivo veramente speciale. Tra i due “signature“ made in Flora ho scelto il Midnight Witch, con vodka alla cannella, liquore Strega, cointreau, succo fresco di limone e sciroppo di camomilla ed era veramente intrigante (non l’ho scelto perché sono una strega of course, è notorio che io sia un angioletto 😉 ). L’altro proposto era il Beetonic con gin Mare, acqua tonica, aria di rapa rossa, crosta di burro e sale alle erbe.
Per finire, uno dei piatti che ho amato di più, l’Ombrina su una base di sedano rapa, pane agli agrumi e maionese di ostrica. Assaggiando il pesce con l’insieme degli ingredienti proposti il risultato era qualcosa di veramente eccezionale. Il croccante del pane con la crema di sedano e di ostrica creavano un equilibrio perfetto con l’ombrina.
Il creatore di tutte queste delizie è Raffaele de Mase, napoletano di nascita e romano d’adozione con alle spalle importanti esperienze al fianco di Heinz Beck, Salvatore Bianco, Ludovico D’Urso e Michelino Gioia. Il suo è sicuramente uno stile mediterraneo basato su una materia prima, perlopiù italiana, di straordinaria qualità e sul concetto di stagionalità, con un occhio sempre attento alle tendenze internazionali, dato il contesto.
“La mia filosofia culinaria fa rima con ‘tre’ – sottolinea lo chef Raffaele de Mase – il numero perfetto di ingredienti che accompagna la maggior parte dei piatti presenti nella carta del ristorante Flora. Sono tre infatti gli elementi presenti in ogni ricetta, proposti in diverse consistenze per creazioni equilibrate in un menu che cambia seguendo le stagioni. Stupire con semplicità è il messaggio che vogliamo trasmettere ai nostri ospiti”.
Facili, in tal senso, risultano quindi gli abbinamenti con i vini, che in carta spaziano dalle tante etichette del Bel Paese, Toscana in testa, alle referenze dalla Francia e dalla Germania. “Il tutto però – spiega la Restaurant Manager, Antonella Cardella – con una filosofia che coniuga grandi classici territoriali con il desiderio di indirizzare il cliente straniero oltre label scontate e opzioni “ruffiane” di facile appeal nell’ambiente di via Veneto, grazie ad un certosino lavoro di ricerca”.
Sulla stessa linea si collocano pure le proposte firmate dal ventiduenne, Baptiste Foronda, giovane talento della pasticceria d’Oltralpe che al Flora, nel ruolo di Pastry Chef, firma dessert golosi ma mai banali.
Ho assaggiato il dolce Consistenze di latte, dacquoise di noci pecan e croccante di cioccolato ed era veramente divino il contrasto tra i diversi sapori e consistenze. Buonissimo anche il millefoglie, passion fruit, vaniglia e gelato al mango.
Come se non bastasse sono arrivate anche le “coccole” finali, deliziosi dolcetti che sono stati il giusto coronamento di una serata all’insegna del gusto, della tradizione e dell’innovvazione.
Se volete saperne di più del Flora Restaurant potete dare un’occhiata al loro sito www.florarestaurant.it o alla loro Pagina Facebook.com/florarestaurantandbar 😉 .
Elenia Scarsella