Come fa un capo griffato a costare così poco se al negozio costa molto di più?
A volte una domanda del genere può aiutarci a sventare qualche vendita malandrina.
Parliamoci chiaro: un marchio prestigioso non svende a tal punto da non collocarsi sulla linea dello status symbol. Ho incappato in siti web che si spacciano per rivenditori di un determinato marchio, tra tanti altri offerti, ma proponendo prezzi talmente bassi che al potenziale acquirente può sorgere il lecito dubbio: e’ una bufala ?
La mia personale esperienza su certo sito, riguarda una nota marca di piumini, la quale vedeva venduti i propri capi a prezzi tanto bassi da indurmi a cercare il contatto della casa produttrice e domandare se tale sito fosse autorizzato a tale vendita. Mi risposero con estrema solerzia che il sito non poteva vendere piumini se non contraffatti ed hanno ringraziato per la segnalazione.
In quel caso il capo originale, mi hanno spiegato, doveva essere contrassegnato da un codice di riferimento e una targhetta codificata associata ad ogni singolo item, e mi veniva raccomandato di controllare che vi fosse ogniqualvolta incappavo in piumini di quella marca. In dieci minuti, ho evitato una piccola fregatura che in quel caso mi sarebbe costata qualche centinaio di euro!
Quindi, cari lettori, fate attenzione e ricordate che queste segnalazioni di vendite a prezzi ridottissimi ed inverosimili sono pubblicizzate a mezzo di cliccatissimi widget e banner allettanti.
Mi sento di consigliare che l’acquisto di capi di grandi marche che impegna a volte cifre elevate rispetto al proprio stipendio può essere svolto sui siti proprietari del marchio al momento del saldo online, ottenendo risparmi notevolissimi. Consiglio però la visita allo store fisico per la verifica reale della taglia per il modello di maggiore gradimento, magari in periodo non in saldi, e per annotare, almeno mentalmente, il corredo di targhette ed etichette che devono riscontrarsi sul capo originale.
A volte aprendo la pagina dei saldi man mano compaiono abiti non a saldo, ma a prezzo pieno. Tenere sotto controllo il prezzo durante la navigazione.
Osservo infine che spesso è indicato l’anno della collezione cui appartiene il capo, ma in alcuni casi non è segnalato.
In generale la rete offre una miriade di possibilità in fatto di web store e si può perdere l’orientamento su una piattaforma di vendita accattivante, di sicuro fascino comunicativo ma sulla quale però non abbiamo alcun feedback.
Si può cercare qualche parere nei forum di settore (come per esempio http://www.alfemminile.com), anche tramite motore di ricerca.
Oppure in generale qualche piccolo acquisto di prova può essere utile a testare il sito e le sue proposte. E’ un market place dopotutto: il soggetto che vende un buon prodotto e nelle modalità corrette riesce a sopravvivere, chi non lo sa fare scompare rapidamente….vedendo svuotare rapidamente i nostri preziosissimi cestini.