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Non so se vi è capitato mai di pronunciare la prima parte di questa frase, pensando ansiosamente la seconda, mentre con il citofono ancora in mano vi guardate in giro per casa e cercate disperatamente di visualizzare le prossime 10 azioni che vi dovranno permettere di :

  • asciugarvi i capelli….almeno togliere l’acqua che gronda
  • infilarvi velocemente il vestito…acc ma quale vestito…vabbè su questo punto dovrete soprassedere e mettervi la prima cosa decente che vi capiterà di fronte
  • truccarvi
  • recuperare le chiavi di casa, perchè queste ultime si nascondono sempre bene in questi casi

1Incredibilmente in soli 15 minuti (15 lunghissimi minuti che vi costano una certo rilascio di stress in giro per il corpo che quasi vi vengono i crampi ai polpacci) avete più o meno fatto tutto!

Allora prendete la borsa, chiudete la porta…iniziate a scendere le scale…e porca pupazza (nessuno di voi dice porca pupazza lo so, nemmeno io, traducete a piacere),  vi siete scordati il telefonino!

Eh no, e allora non è colpa vostra, è l’universo che si organizza per farvi arrivare tardi. Ritornate su di corsa, cercate le chiavi nella borsa, chiavi che nel frattempo hanno deciso di ficcarsi in un punto oscuro della borsa stessa che si svela solo dopo aver detto l’opportuna parola d’ordine, le trovate, aprite, prendete il telefonino, fate finta di non vedere la chiamata persa del malcapitato che ormai da 25 minuti vi sta aspettando sotto, lo mettete nella borsa, il telefonino ovviamente, e ricontrollate che sia proprio nella borsa un paio di volte, non si sa mai; con l’occasione quasi quasi andate un attimo a fare la pipì…no! in un attimo di lucidità decidete che non è il caso, allora richiudete la porta, vi ributtate giù per le scale…e celando il timore di essere insultati vi avvicinate spavaldi al poveretto che attende (perché dal momento che è ancora li la serata è già andata bene) e con la massima naturalezza dite:

“scusami il ritardo ma non trovavo il telefonino”

o

 “scusami non puoi capire, una lente a contatto è andata giù per il lavandino”

o

“mi ha chiamata mia madre proprio mentre ero sulla porta” (questa con i cellulari non regge più!),

etc etc fino alle famose cavallette dei Blues Brothers:

http://icineuforici.blogspot.it/2011/02/blues-brothers-le-scuse-di-jake.html

Da questo punto in poi si aprono vari scenari, che dipendono molto anche da chi è colui che attende…fidanzato, amico, amica, collega, parente e così via.

Ma focalizziamoci su di voi. Chi siete voi?

7

Anche qui dipende. Se questa scena vi è accaduta un massimo di, diciamo 5 volte nella vita…allora siete una persona qualunque a cui ogni tanto accade di perdere il senso del tempo e di far aspettare qualcuno. Il resto del post non vi riguarda, se non nella figura di colui che attende.

Se invece la suddetta scena vi è capitata un numero >=6 volte, allora ho il dovere di annunciarvi che voi siete un RITARDATARIO CRONICO.

Coloro sono (ehm…siamo) quelli che sapendo di avere un appuntamento alle cinque si organizzano, inconsciamente ma con grande precisione, per essere pronti alle sei.4

Abbiamo 1.000.000 di buoni motivi per fare questo; ad esempio ci sono un numero non quantificabile di cose importantissime che assolutamente dobbiamo fare prima di uscire, non ci crederete voi maniaci della puntualità, ma è proprio così. Cose improcrastinabili davvero: finire assolutamente di leggere quel libro, lavarci i capelli proprio in quel momento, fare quella telefonata….Solo noi sappiamo quanto ci pesa! E poi, secondo noi, alla fine ce la facciamo pure a fare in tempo. Secondo noi….

E poi noi siamo quelli che sai, non abbiamo tanto il senso del tempo, siamo un po’ artisti, andiamo capiti. In fondo riteniamo, sempre inconsciamente, che tu che arrivi sempre puntuale…tutto sommato sei un tipo un po’ ordinario…ma vai bene lo stesso eh… 

E voi/noi siamo quelli che entrati finalmente in macchina, con un ritardo già cumulato di 30 minuti, prima di accendere il motore mandiamo il fatidico sms.”ho qualche minuto di ritardo, scusami, sono imbottigliato nel traffico”

LE TIPOLOGIE

5I ritardatari cronici più esilaranti e anche quelli che fanno più tenerezza sono quelli completamente inconsapevoli, quelli che veramente ci credono che 100 volte su 100 l’universo intero si organizza per farli arrivare tardi! Di solito, sempre guidati dall’infallibile inconscio, si scelgono partners ed amici molto comprensivi, in grado di tollerare senza sclerare e senza portare rancore interminabili attese, oppure talmente lontani dalla forma mentale del ritardatario, da credere che il loro amico sia semplicemente un po’ svampito. Spesso questi ritardatari mettono in atto tutta una serie di tecniche compensatorie, come essere molto generosi, simpatici e brillanti, al fine di riuscire a farsi comunque benvolere.

3Poi ci sono i ritardatari cronici semi-consapevoli. Questi ultimi lo hanno capito che ci deve essere una certa connivenza tra loro stessi e l’universo nel far si che facciano sempre tardi. Loro sono stati lasciati almeno una volta in mezzo alla strada dai loro amici/partner, sicuro! Però non ce la fanno a cambiare, si sono accettati, lo ammettono anche, quasi con un po’ di vanto. In fondo pensano che sia una nota estrosa, e sintomatica di specialità! Anche loro attuano una serie di comportamenti compensatori.

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Per arrivare ai ritardatari cronici completamente consapevoli. Hanno capito il meccanismo. La maggior parte di questi hanno cominciato a cambiare, esultando pieni di soddisfazione per se stessi quando iniziano ad arrivare in tempo. E ne hanno ben donde secondo me! Di solito non arrivano comunque in  orario, però magari solo 5/10 minuti in ritardo con una certa ansia, oppure, per l’effetto paradosso, arrivano in anticipo…e non sopportano nemmeno 5 minuti di ritardo da parte di nessuno! Un po’ come gli ex fumatori insomma. Poi ogni tanto ci ricascano, e stanno malissimo!!!

Ma perché il ritardatario cronico arriva sempre in ritardo? Queste le spiegazioni scientifiche più avvalorate:

[dropshadowbox align=”none” effect=”lifted-both” width=”550px” height=”” background_color=”#ffffff” border_width=”1″ border_color=”#dddddd” ]

  • Mette l’altro alla prova: se lui/lei mi aspetta allora tiene veramente a me
  • Ritiene inconsapevolmente che il suo tempo (e quindi lui stesso) sia tutto sommato più importante di quello di chi lo aspetta
  • Di fondo è un insicuro ed un ansioso…procrastina …
  • Percepisce gli orari come delle regole imposte che limitano la sua libertà[/dropshadowbox]

Fateci caso, probabilmente il ritardatario cronico è anche uno che (come lo capisco)

  • rimane senza benzina spesso,
  • cumula multe non pagate,..
  • si scorda di pagare le bollette…e il bollo della macchina…(a volte poveretto non lo sa neanche che si deve pagare un bollo per la macchina). 

Ma mica può fare tutto lui…e insomma! Queste persone in un mondo perfetto avrebbero diritto ad un segretario passato dal servizio sanitario nazionale!

Perchè badate bene, sono comportamenti inconsci. E’ buono il ritardatario cronico, non vi arrabbiate con lui, semmai lasciatelo per strada… a volte proprio non ce la fa!

Al limite creiamo dei centri, come per gli alcolisti o per i giocatori d’azzardo, oppure usiamo la tolleranza e al contempo mettiamolo di fronte a se stesso. Se arriva ad essere un ritardatario cronico del tipo 3, quello completamente consapevole, ha buone possibilità di cambiare!

PS: che poi pure quelli che arrivano sempre ma proprio sempre puntuali…qualche problemino ce lo devono avere!:-)

  •  Se poi avete consapevolmente deciso di arrivare in ritardo, questo vi aiuterà a trovare sempre delle scuse originalialieni

http://www.ibs.it/code/9788876383373/skinner-dave/sono-stato-rapito.html

  •  E se volete leggere altri pareri

http://www.donnamoderna.com/salute/ritardo-cronico-psicologia

http://www.albanesi.it/Mente/ritardatario.htm

E comunque…mai prima delle 11!

                                                                                            Zia Mame

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