Come preparare i Bignè di San Giuseppe
Questa ricetta ci è stata gentilmente concessa e spiegata da Flavio Bernardini, pasticcere dell’omonimo bar di Via Teano a Roma, nel quale noi di BlogAndTheCity prendiamo il caffe’ durante la pausa pranzo e nel quale, tra una chiacchiera e l’altra, ha visto la luce il nostro Blog.
Ricetta dei Bigne’ di San Giuseppe per circa 30 bignè:
1/2 litro di acqua
350g burro, o margarina, o strutto
un pizzico sale
400 g farina “0”
16 uova giganti oppure 18/20 standard
olio per friggere
1) In una pentola alta (tipo bastardella) mettere sul fuoco acqua, burro e sale,
2) quando si è sciolto il burro e bolle tutto, mescolando con una paletta mettere la farina,
3) continuare a girare energicamente sul fuoco per 20 secondi (composto spugnoso che non si amalgama)
4) togliere dal fuoco e rompere le uova su una pentola a parte senza sbatterle.
5) se si dispone di una planetaria con frusta a lisca di pesce inserire il composto li, altrimenti armarsi di forza e pazieza e ancora nella stessa pentola con la paletta, inserire 2 o 3 alla volta le uova rotte e girare energicamente, poi aggiungere mano mano a 3 a 3, ad intervalli di 2 o 3 minuti, tutte le uova sempre continuando a girare fin quando in composto non sarà una crema dura.
(La Planetaria, per chi pensasse fosse qualcosa che ha a che fare con le stelle 🙂 , è un’impastatrice che esiste anche a livello casalingo e si chiama in questo modo perchè le fruste compiono un movimento planetario (circolare e rotativo).)
6) far riposare 10 minuti e poi mettendo il composto in una Sac a Poche, far scendere una pallina di composto alla volta su una mano sporca d’olio e poi subito nell’olio bollente (180°), ripetere questo movimento velocemente fino a riempire mezza pentola di palline. Non più di mezza perchè raddoppiano il volume. Man mano che friggono si girano da sole. Le palline vanno da un diamentro di 3 cm per fare dei mignon a un max di 5/6 per fare dei bignè grandi.
Una volta dorate, quando non friggono più e non crescono più, togliere dall’olio e far asciugare su carta assorbente. Una volta freddi riempire a piacere con crema pasticcera, ricotta, chantilly, etc.
Lo stesso impasto può essere disposto ben largo su una teglia a forma di ciambelle per fare delle Zeppole al forno, ripiene di crema e decorate con crema e marmellata di amarene.
Flavio Bernardini
5